Corte Suprema di Cassazione
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ItalGiureWeb - 19/12/10 18:26:21
enzo.bucarelli@G89I

 

Sez. 2, Sentenza n. 35997 del 23/09/2010 Cc.  (dep. 07/10/2010 ) Rv. 248163

Presidente: Cosentino GM.  Estensore: Chindemi D.  Relatore: Chindemi D.  Imputato: Pmt in proc. Licciardello e altri. P.M. Passacantando G. (Conf.)

(Annulla con rinvio, Trib. lib. Venezia, 17 marzo 2010)

609037 REATO - CIRCOSTANZE - AGGRAVANTI COMUNI - MINORATE DIFESA PUBBLICA O PRIVATA - Età avanzata della vittima - Rilevanza - Fattispecie.

Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante della minorata difesa, l'età avanzata della vittima del reato, a seguito delle modificazioni legislative introdotte dalla legge n. 94 del 2009, è rilevante nel senso che impone al giudice di verificare, allorché il reato sia commesso in danno di persona anziana, se la condotta criminosa posta in essere sia stata agevolata dalla scarsa lucidità o incapacità di orientarsi da parte della vittima nella comprensione degli eventi secondo criteri di normalità. (Fattispecie in tema misura cautelare disposta per truffa consumata, con le medesime modalità, in danno di numerose persone, tutte di età compresa tra i sessantaquattro e gli ottantaquattro anni).

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 61 com. 1 n. 5,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Vedi: N. 39023 del 2008 Rv. 241454



 

Sez. F, Sentenza n. 32522 del 26/08/2010 Cc.  (dep. 30/08/2010 ) Rv. 248255

Presidente: Carmenini SL.  Estensore: Di Tomassi M.  Relatore: Di Tomassi M.  Imputato: Cureu. P.M. Russo RG. (Conf.)

(Dichiara inammissibile, App. Milano, 19/07/2010)

609070 REATO - DELITTO TENTATO (TENTATIVO) - IN GENERE - Condotta univocamente diretta alla realizzazione dell'evento ostacolata da un fatto esterno - Integrazione del delitto tentato - Fattispecie.

Sussiste il tentativo quando la condotta tipica univocamente diretta alla realizzazione dell'evento sia ostacolata da un fatto esterno, che si verifica, come nella specie in tema di truffa, quando vi sia l'allertamento delle forze di polizia da parte della persona offesa a seguire le trattative e ad intervenire per impedire che il delitto si perfezioni o che la realizzazione del profitto si consolidi con l'acquisizione o la possibilità d'uso autonomo del bene oggetto dell'atto di disposizione patrimoniale.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 56 CORTE COST.,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Vedi: N. 44319 del 2005 Rv. 232506, N. 24068 del 2008 Rv. 240625, N. 27601 del 2009 Rv. 244671

Massime precedenti Vedi Sezioni Unite: N. 19 del 1999 Rv. 214642



 

Sez. 2, Sentenza n. 28752 del 18/06/2010 Ud.  (dep. 22/07/2010 ) Rv. 247866

Presidente: Pagano F.  Estensore: Pagano F.  Relatore: Pagano F.  Imputato: Zanni. P.M. Gialanella A. (Diff.)

(Rigetta, App. Bologna, 13/11/2009)

594210 REATI CONTRO IL PATRIMONIO - DELITTI - TRUFFA - ELEMENTO OGGETTIVO (MATERIALE) - ARTIFICI O RAGGIRI - Transazione commerciale - Pagamento - Assegno bancario postdatato - Contestuale rassicurazione sulla provvista.

Integra il delitto di truffa, perché costituisce elemento di artificio o raggiro, la condotta di consegnare in pagamento, all'esito di una transazione commerciale, un assegno di conto corrente bancario postdatato, contestualmente fornendo al prenditore rassicurazioni circa la disponibilità futura della necessaria provvista finanziaria.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Conformi: N. 6256 del 1987 Rv. 176001



 

Sez. 2, Sentenza n. 35004 del 08/06/2010 Ud.  (dep. 28/09/2010 ) Rv. 248249

Presidente: Sirena PA.  Estensore: Prestipino A.  Relatore: Prestipino A.  Imputato: P.M. in proc. Zangheri. P.M. Galati G. (Diff.)

(Rigetta, Gip Trib. Firenze, 28/05/2009)

598054 REATI CONTRO LA FEDE PUBBLICA - DELITTI - FALSITÀ PERSONALE - SOSTITUZIONE DI PERSONA - Esposizione sul parabrezza dell'auto di un contrassegno per invalidi rilasciato ad altra persona - Reato - Sussistenza - Esclusione - Integrazione del delitto di truffa - Esclusione.

Non integra né il delitto di sostituzione di persona, né quello di truffa ai danni dell'ente territoriale che esercita la vigilanza della viabilità la condotta di colui che esponga sul parabrezza dell'auto un contrassegno per invalidi, rilasciato ad altra persona che non si trova a bordo del veicolo, al fine di accedere all'interno di una zona a traffico limitato e percorrere le corsie preferenziali di un centro urbano.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 494,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Vedi: N. 23941 del 2009 Rv. 245177, N. 18080 del 2010 Rv. 247139



 

Sez. 2, Sentenza n. 32578 del 27/04/2010 Ud.  (dep. 01/09/2010 ) Rv. 247974

Presidente: Esposito A.  Estensore: Taddei M.  Relatore: Taddei M.  Imputato: Di Costanzo. P.M. Baglione T. (Diff.)

(Dichiara inammissibile, App. Napoli, 03/11/2008)

594205 REATI CONTRO IL PATRIMONIO - DELITTI - TRUFFA - CIRCOSTANZE AGGRAVANTI - TRUFFA IN DANNO DELLO STATO O ALTRO ENTE PUBBLICO - Falsa attestazione - Condizioni per l'esenzione dal pagamento della prestazioni sanitarie - Reato di cui all'art. 316 "ter" cod. pen. - Esclusione - Reato di cui all'art. 640, comma secondo, n. 1 cod. pen. - Sussistenza - Fattispecie.

Integra il reato di truffa aggravata previsto dall'art. 640, comma secondo, n. 1, cod. pen. e non quello di cui all'art. 316- ter cod. pen., la condotta artificiosa consistente nella falsa attestazione di essere nelle condizioni previste dalla legge per poter beneficiare dell'esenzione dal pagamento del "ticket" sanitario. (Nel caso di specie, la S.C. ha dichiarato inammissibile il ricorso avverso una sentenza di condanna per i reati di cui agli artt. 640, comma secondo, n. 1, e 483 cod. pen.).

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 316 ter PENDENTE,  Cod. Pen. art. 483,  Cod. Pen. art. 640 com. 2 n. 1

Massime precedenti Conformi: N. 32849 del 2007 Rv. 236966, N. 24817 del 2009 Rv. 244736

Massime precedenti Difformi: N. 41383 del 2009 Rv. 242594

Massime precedenti Vedi: N. 38748 del 2008 Rv. 242324

Massime precedenti Vedi Sezioni Unite: N. 16568 del 2007 Rv. 235962



 

Sez. 2, Sentenza n. 24754 del 16/04/2010 Ud.  (dep. 01/07/2010 ) Rv. 247748

Presidente: Esposito A.  Estensore: Bronzini G.  Relatore: Bronzini G.  Imputato: P.M. in proc. Orlando e altri. P.M. Gialanella A. (Diff.)

(Annulla senza rinvio, Trib. Torre Annunziata, 21 novembre 2008)

652026 AZIONE PENALE - QUERELA - PERSONE GIURIDICHE, ENTI E ASSOCIAZIONI - Procura speciale per la presentazione di querela - Indicazione specifica dei reati - Necessità - Esclusione - Fattispecie.

La rituale presentazione della querela nell'interesse di una persona giuridica, non richiede che la procura speciale indichi specificamente i reati per i quali è conferito il potere di querela, essendo sufficiente l'indicazione della tipologia generale degli stessi, ove non implicitamente desumibile dall'oggetto sociale dell'ente. (Nella specie, riguardante società di finanziamento, la Corte ha ritenuto implicitamente devoluto il potere di sporgere querela per reati di truffa).

Riferimenti normativi: Nuovo Cod. Proc. Pen. art. 122 CORTE COST.,  Nuovo Cod. Proc. Pen. art. 337 CORTE COST.,  Nuovo C.P.P. Disp. Att. e Trans. art. 37 CORTE COST.,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Conformi: N. 28595 del 2007 Rv. 237594

Massime precedenti Vedi: N. 4996 del 2007 Rv. 235939



 

Massime successive: Vedi

Sez. 1, Sentenza n. 17721 del 04/03/2010 Cc.  (dep. 10/05/2010 ) Rv. 247069

Presidente: Fazzioli E.  Estensore: Bonito FMS.  Relatore: Bonito FMS.  Imputato: Scialdone. P.M. Geraci V. (Conf.)

(Rigetta, Trib. lib. Napoli, 21 settembre 2009)

614001 SANITÀ PUBBLICA - IN GENERE - Rifiuti - Legislazione di emergenza per la Regione Campania - Contestazione di reati in concorso con diversi criteri di determinazione della competenza territoriale - Criterio prevalente - Fattispecie.

In tema di procedimenti per reati relativi alla gestione rifiuti nella Regione Campania, qualora si proceda per associazione di tipo mafioso e truffa aggravata in danno di ente pubblico, la competenza a disporre il sequestro preventivo di beni appartenenti agli indagati appartiene al giudice del capoluogo di distretto di Corte d'appello nel cui ambito ha sede il giudice che sarebbe competente secondo le regole ordinarie, e non a quello collegiale, così come individuato dall'art. 3, comma secondo, D.L. 23 maggio 2008 n. 90, convertito in legge 14 luglio 2008 n. 123 (misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania), data la "vis attractiva" esercitata dal reato più grave, che prevale sul carattere speciale della competenza disciplinata dalla citata disposizione, operante per l'imputazione meno grave. (Fattispecie relativa a sequestro preventivo per equivalente della somma di 400.000 euro, costituente la differenza illecitamente lucrata sul costo dello smaltimento da eseguire e non eseguito e quello, diverso, realmente effettuato, grazie a falsificazione di codici).

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 322 ter,  Cod. Pen. art. 416 bis,  Cod. Pen. art. 640 com. 2 n. 1,  Cod. Pen. art. 640 quater,  Nuovo Cod. Proc. Pen. art. 51 com. 3 n. 2,  Nuovo Cod. Proc. Pen. art. 321 CORTE COST.,  Decreto Legge 23/05/2008 num. 90 art. 3 com. 2 CORTE COST. PENDENTE,  Legge 14/07/2008 num. 123 CORTE COST. PENDENTE



 

Massime successive: Conformi

Sez. 6, Sentenza n. 20118 del 26/02/2010 Ud.  (dep. 26/05/2010 ) Rv. 247330

Presidente: Lattanzi G.  Estensore: Carcano D.  Relatore: Carcano D.  Imputato: P.G. in proc. Faccani. P.M. Di Popolo A. (Parz. Diff.)

(Rigetta, App. Torino, 22 settembre 2008)

677015 SENTENZA - CORRELAZIONE TRA ACCUSA E SENTENZA - IN GENERE - Fatto ritenuto in sentenza - Diverso dal fatto contestato - Conseguente a prospettazione difensiva dell'imputato - Conseguenze.

La violazione dell'obbligo di correlazione tra l'imputazione contestata e la sentenza, non si verifica quando l'accusa venga precisata o integrata con le risultanze degli interrogatori e degli altri atti acquisiti al processo, e in particolare quando il fatto ritenuto in sentenza, quantunque diverso da quello contestato, sia stato prospettato dallo stesso imputato come elemento a sua discolpa ovvero per farne derivare un'ipotesi di reato meno grave, atteso che, avendo in tal caso il medesimo imputato apprestato la necessaria difesa in relazione alla diversa prospettazione del fatto volontariamente offerta, non è dato riscontrare quella violazione al diritto alla difesa conseguente alla trasformazione o sostituzione dell'addebito che la norma intende sanzionare. (Fattispecie di derubricazione dell'originario reato di concussione in quello di truffa aggravata, in relazione alla condotta del primario di un reparto ospedaliero che aveva indotto il paziente, affetto da una un tumore maligno, ad optare per un intervento chirurgico "intra moenia", prospettandogli falsamente tempi di attesa molto lunghi per la medesima operazione in regime mutualistico).

Riferimenti normativi: Nuovo Cod. Proc. Pen. art. 521 CORTE COST. PENDENTE,  Cod. Pen. art. 317,  Cod. Pen. art. 640 com. 2 CORTE COST.

Massime precedenti Conformi: N. 5777 del 1995 Rv. 201673, N. 11462 del 1997 Rv. 209692, N. 5329 del 2000 Rv. 215903, N. 11082 del 2000 Rv. 217222

Massime precedenti Difformi: N. 10362 del 1997 Rv. 208872



 

Sez. 2, Sentenza n. 14674 del 26/02/2010 Ud.  (dep. 16/04/2010 ) Rv. 246921

Presidente: Esposito A.  Estensore: Fiandanese F.  Relatore: Fiandanese F.  Imputato: Salord. P.M. Gialanella A. (Diff.)

(Rigetta, App. Milano, 26/11/2007)

594144 REATI CONTRO IL PATRIMONIO - DELITTI - INSOLVENZA FRAUDOLENTA - ELEMENTO OGGETTIVO (MATERIALE) - Contratto preliminare di compravendita - Mancato adempimento dell'obbligo di contrarre - Reato - Sussistenza - Esclusione - Configurabilità del diverso reato di truffa - Sussistenza - Condizioni.

Non integra il delitto di insolvenza fraudolenta la condotta di colui che, trattenendo la caparra ricevuta dall'acquirente, non adempie l'obbligo di vendere assunto sulla base di un contratto preliminare di compravendita, la cui stipula può peraltro risultare sufficiente alla configurabilità del diverso reato di truffa ove sostenuta dal precostituito proposito di non adempiervi.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.,  Cod. Pen. art. 641

Massime precedenti Vedi: N. 10792 del 2001 Rv. 218671, N. 34192 del 2006 Rv. 234774, N. 39890 del 2009 Rv. 245237, N. 45096 del 2009 Rv. 245695



 

Sez. 2, Sentenza n. 11989 del 24/02/2010 Ud.  (dep. 26/03/2010 ) Rv. 247227

Presidente: Sirena PA.  Estensore: Casucci G.  Relatore: Casucci G.  Imputato: Vailatti. P.M. Baglione T. (Diff.)

(Rigetta, App. Torino, 06 novembre 2008)

548014 FONTI DEL DIRITTO - LEGGI - LEGGE PENALE - CONCORSO DI NORME - Violazione di domicilio - Truffa - Concorso di reati.

Il reato di violazione di domicilio può concorrere formalmente con quello di truffa, poiché incriminano condotte diverse, caratterizzate da eventi diversi (nella violazione di domicilio la condotta ingannatoria è strumentale all'evento-introduzione nell'altrui dimora; la truffa incrimina la condotta decettiva in quanto strumentale al conseguimento dell'evento-ingiusto profitto con altrui danno), e tutelano beni giuridici diversi (In motivazione, la Corte ha peraltro osservato che il riferimento al bene giuridico tutelato non è decisivo ai fini dell'individuazione della <<stessa materia>>, potendo ingenerare dubbi nel caso dei reati plurioffensivi). (Vedi Sez. un. n. 23427 del 2001, in motivazione).

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 15,  Cod. Pen. art. 81 CORTE COST.,  Cod. Pen. art. 614,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Vedi: N. 37409 del 2007 Rv. 237306



 

Sez. 2, Sentenza n. 8584 del 03/02/2010 Cc.  (dep. 03/03/2010 ) Rv. 246636

Presidente: Bardovagni P.  Estensore: Prestipino A.  Relatore: Prestipino A.  Imputato: Piscitelli. P.M. Di Casola C. (Conf.)

(Rigetta, Trib. lib. Cosenza, 10 gennaio 2009)

594199 REATI CONTRO IL PATRIMONIO - DELITTI - TRUFFA - IN GENERE - Truffa finalizzata all'assunzione nel pubblico impiego - Requisiti - Fattispecie.

L'integrazione del reato di truffa finalizzata all'assunzione ad un pubblico impiego, comporta che l'illiceità negoziale, che di per sé comporterebbe unicamente le conseguenze di cui all'art. 2126 cod. civ., si caratterizzi per il contrasto con norme fondamentali e generali o con principi basilari dell'ordinamento. (Nella specie, relativa ad assunzione mediante false attestazioni dell'imputato come infermiere alle dipendenze di azienda ospedaliera, la Corte ha evidenziato in motivazione il coinvolgimento dell'interesse essenziale collettivo alla tutela della salute cui corrisponde la necessità di specifici requisiti di idoneità professionale, con conseguente danno patrimoniale consistente nella corresponsione del salario).

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Vedi: N. 3914 del 1980 Rv. 144752, N. 10452 del 1985 Rv. 171003, N. 10111 del 1986 Rv. 173844, N. 12027 del 1997 Rv. 210456, N. 14801 del 2003 Rv. 224759, N. 11026 del 2005 Rv. 231157, N. 47623 del 2008 Rv. 242296, N. 15669 del 2009 Rv. 244053, N. 26269 del 2009 Rv. 244368, N. 36502 del 2009 Rv. 244727

Massime precedenti Vedi Sezioni Unite: N. 1 del 1999 Rv. 212081



 

Sez. 6, Sentenza n. 8593 del 22/01/2010 Ud.  (dep. 03/03/2010 ) Rv. 246174

Presidente: De Roberto G.  Estensore: Rotundo V.  Relatore: Rotundo V.  Imputato: Guerrisi. P.M. Iacoviello FM. (Conf.)

(Dichiara inammissibile, App. Reggio Calabria, 20/01/2009)

606010 REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - DELITTI - DEI PRIVATI - FRODE NELLE PUBBLICHE FORNITURE - Elemento materiale - Condotta caratterizzata dalla malafede contrattuale - Necessità - Fattispecie.

Integra il delitto di frode nelle pubbliche forniture il titolare di un laboratorio di analisi che abbia richiesto all'azienda sanitaria la liquidazione delle fatture relative ad esami diagnostici apparentemente effettuati a regola d'arte su pazienti convenzionati, ma in realtà eseguiti mediante il ricorso a reagenti chimici scaduti, atteso che tale comportamento costituisce estrinsecazione della malafede nell'esecuzione del contratto necessaria per la sussistenza del reato in oggetto.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 356,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Vedi: N. 2291 del 1986 Rv. 172189, N. 11326 del 1994 Rv. 199361, N. 502 del 1998 Rv. 209242, N. 5112 del 1999 Rv. 213672, N. 1823 del 2000 Rv. 217331, N. 36567 del 2001 Rv. 220296, N. 26231 del 2006 Rv. 235171, N. 15667 del 2009 Rv. 243951



 

Sez. 2, Sentenza n. 5428 del 22/01/2010 Ud.  (dep. 11/02/2010 ) Rv. 246443

Presidente: Casucci G.  Estensore: Fumu G.  Relatore: Fumu G.  Imputato: Camozza. P.M. Galati G. (Diff.)

(Annulla senza rinvio, App. Bologna, 05 maggio 2008)

594212 REATI CONTRO IL PATRIMONIO - DELITTI - TRUFFA - MOMENTO CONSUMATIVO DEL REATO - Truffa mediante consegna di assegni circolari - Momento consumativo - Incasso - Ragioni.

Il reato di truffa si perfeziona nel momento in cui alla realizzazione della condotta tipica abbiano fatto seguito la "deminutio patrimonii" del soggetto passivo e la "locupletatio" dell'agente, sicché, qualora l'oggetto materiale del reato sia costituito da assegni circolari, il momento della sua consumazione è quello dell'acquisizione da parte dell'autore del reato, della relativa valuta, attraverso la loro riscossione o utilizzazione, essendo irrilevante, ai fini del vantaggio patrimoniale dell'agente, il momento della consegna dei titoli da parte del "deceptus". (Fattispecie in tema di competenza per territorio).

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Difformi: N. 45836 del 2009 Rv. 245601

Massime precedenti Vedi: N. 2424 del 1971 Rv. 116733, N. 1803 del 1982 Rv. 151521, N. 3239 del 1987 Rv. 176910, N. 582 del 1988 Rv. 178013, N. 1161 del 1990 Rv. 183156, N. 1136 del 1997 Rv. 209671, N. 1136 del 1997 Rv. 209671, N. 7181 del 2008 Rv. 239435, N. 31044 del 2008 Rv. 240659, N. 14905 del 2009 Rv. 243608

Massime precedenti Vedi Sezioni Unite: N. 18 del 2000 Rv. 216429



 

Sez. 6, Sentenza n. 4668 del 14/01/2010 Ud.  (dep. 03/02/2010 ) Rv. 245856

Presidente: De Roberto G.  Estensore: Lanza L.  Relatore: Lanza L.  Imputato: Micciche'. P.M. Iacoviello FM. (Conf.)

(Rigetta, App. Palermo, 27 giugno 2007)

606094 REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - DELITTI - DEI PUBBLICI UFFICIALI - PECULATO - PER APPROPRIAZIONE - Riscossione di tributi - Soggetto legittimato - Trattenimento delle somme - False ricevute ai contribuenti - Truffa - Esclusione - Peculato - Sussistenza.

Integra il delitto di peculato, e non quello di truffa aggravata dall'abuso di poteri inerenti una pubblica funzione, la condotta del responsabile dell'ufficio tributi di un comune che, dopo aver indotto dei commercianti ambulanti a versare a sue mani le somme effettivamente dovute a titolo di tassa di occupazione del suolo pubblico, le trattenga in misura integrale o parziale senza annotare i pagamenti sull'apposito registro, rilasciando ai contribuenti ricevute intestate all'ufficio di appartenenza redatte su stampati sottratti dal medesimo.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 314 CORTE COST. PENDENTE,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Vedi: N. 4129 del 1993 Rv. 194522, N. 6753 del 1998 Rv. 211009, N. 15108 del 2003 Rv. 224573, N. 36306 del 2006 Rv. 235276, N. 30976 del 2007 Rv. 237419, N. 12306 del 2008 Rv. 239212, N. 35852 del 2008 Rv. 241186



 

Sez. 6, Sentenza n. 939 del 08/01/2010 Cc.  (dep. 12/01/2010 ) Rv. 245790

Presidente: Lattanzi G.  Estensore: Paoloni G.  Relatore: Paoloni G.  Imputato: Flati. P.M. Martusciello V. (Conf.)

(Rigetta, App. Roma, 19 novembre 2009)

675000 RAPPORTI GIURISDIZIONALI CON AUTORITÀ STRANIERE - Mandato di arresto europeo - Consegna per l'estero - Casi di rifiuto - Reato commesso in parte in Italia - Truffa - Momento consumativo.

In tema di mandato di arresto europeo, non ricorre il motivo ostativo alla consegna, previsto dall'art. 18, lett. p) L. 22 aprile 2005, n. 69, in relazione alla richiesta avente ad oggetto una truffa nella quale il danno per la vittima si sia realizzato all'estero, essendo irrilevante che l'agente abbia di seguito trasferito in Italia i proventi del reato. (Nella specie, l'agente aveva acquistato con assegni scoperti da una ditta francese mobili di arredo che poi aveva trasportato in Italia).

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 6,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.,  Legge 22/04/2005 num. 69 art. 18 com. 1 lett. P

Massime precedenti Conformi: N. 46369 del 2003 Rv. 228672, N. 7181 del 2008 Rv. 239435

Massime precedenti Conformi Sezioni Unite: N. 18 del 2000 Rv. 216429



Annotata

Sez. 2, Sentenza n. 2772 del 22/12/2009 Ud.  (dep. 21/01/2010 ) Rv. 246267

Presidente: Esposito A.  Estensore: Manna A.  Relatore: Manna A.  Imputato: Gulli. P.M. Iannelli M. (Diff.)

(Rigetta, App. Palermo, 24/01/2008)

609072 REATO - DELITTO TENTATO (TENTATIVO) - DESISTENZA VOLONTARIA - Recesso attivo - Differenze - Fattispecie.

In tema di truffa, integra recesso attivo, e non desistenza, l'adoperarsi fattivamente dell'autore degli artifici e raggiri affinchè il destinatario degli stessi non cada in errore. (Nella fattispecie, relativa al reato commesso da un dipendente ai danni dell'ente pubblico attraverso la falsa attestazione dell'orario lavorativo sul foglio presenze, la Corte ha ritenuto che la successiva correzione inoltrata dal soggetto all'ente medesimo circa la durata effettiva del'attività prestata integrasse recesso attivo e non desistenza, posto che l'azione doveva considerarsi ormai posta in essere).

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 56 CORTE COST.,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Vedi: N. 8031 del 1992 Rv. 191291



 

Sez. 6, Sentenza n. 9470 del 05/11/2009 Ud.  (dep. 10/03/2010 ) Rv. 246400

Presidente: De Roberto G.  Estensore: Milo N.  Relatore: Milo N.  Imputato: Sighinolfi. P.M. Galasso A. (Conf.)

(Dichiara inammissibile, App. Bologna, 07/06/2007)

598054 REATI CONTRO LA FEDE PUBBLICA - DELITTI - FALSITÀ PERSONALE - SOSTITUZIONE DI PERSONA - Truffa - Concorso formale - Ammissibilità.

Il reato di sostituzione di persona può concorrere formalmente con quello di truffa, stante la diversità dei beni giuridici protetti, consistenti rispettivamente nella fede pubblica e nella tutela del patrimonio.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 81 com. 1 CORTE COST.,  Cod. Pen. art. 494,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Conformi: N. 1679 del 1976 Rv. 132220, N. 1132 del 1980 Rv. 144098, N. 3707 del 1981 Rv. 148501, N. 10805 del 1998 Rv. 211521, N. 35443 del 2007 Rv. 237957

Massime precedenti Vedi: N. 5109 del 1978 Rv. 138853, N. 7398 del 1979 Rv. 142815



 

Sez. 6, Sentenza n. 9470 del 05/11/2009 Ud.  (dep. 10/03/2010 ) Rv. 246399

Presidente: De Roberto G.  Estensore: Milo N.  Relatore: Milo N.  Imputato: Sighinolfi. P.M. Galasso A. (Conf.)

(Dichiara inammissibile, App. Bologna, 07/06/2007)

606017 REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - DELITTI - DEI PRIVATI - MILLANTATO CREDITO - Concorso con il reato di truffa - Possibilità - Sussistenza.

Il reato di millantato credito può concorrere formalmente con quello di truffa, stante la diversità dell'oggetto della tutela penale, rispettivamente consistente nel prestigio della P.A. e nella protezione del patrimonio.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 346,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Conformi: N. 11446 del 1994 Rv. 200939, N. 13657 del 1998 Rv. 213434, N. 15118 del 2003 Rv. 224844, N. 49579 del 2003 Rv. 227982, N. 19647 del 2004 Rv. 229547, N. 35340 del 2008 Rv. 241246

Massime precedenti Difformi: N. 20105 del 2001 Rv. 219841, N. 39932 del 2005 Rv. 233840, N. 30150 del 2006 Rv. 235429

Massime precedenti Vedi: N. 8264 del 1993 Rv. 194975, N. 547 del 1997 Rv. 209241



 

Sez. 6, Sentenza n. 5447 del 04/11/2009 Ud.  (dep. 11/02/2010 ) Rv. 246070

Presidente: Agro' A.  Estensore: Milo N.  Relatore: Milo N.  Imputato: Donti e altri. P.M. Selvaggi E. (Diff.)

(Annulla in parte senza rinvio, App. Perugia, 11/06/2007)

594199 REATI CONTRO IL PATRIMONIO - DELITTI - TRUFFA - IN GENERE - Aggravata ai sensi dell'art. 61 n. 9 cod. pen. - Differenze con il delitto di peculato - Fattispecie - Appropriazione di somme di danaro da parte del curatore fallimentare.

Integra il delitto di truffa aggravata dall'abuso di poteri o dalla violazione di doveri inerenti una pubblica funzione, e non quello di peculato, la condotta del curatore fallimentare il quale, falsificando dei mandati di pagamento mediante l'apposizione della firma apocrifa del giudice delegato, si appropria di somme relative all'attivo fallimentare depositate sui conti bancari intestati alla procedura concorsuale.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 61 com. 1 n. 9,  Cod. Pen. art. 314 CORTE COST. PENDENTE,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Vedi: N. 16980 del 2008 Rv. 239842, N. 35852 del 2008 Rv. 241186



 

Sez. 6, Sentenza n. 5447 del 04/11/2009 Ud.  (dep. 11/02/2010 ) Rv. 246069

Presidente: Agro' A.  Estensore: Milo N.  Relatore: Milo N.  Imputato: Donti e altri. P.M. Selvaggi E. (Diff.)

(Annulla in parte senza rinvio, App. Perugia, 11/06/2007)

607025 REATI FALLIMENTARI - REATI DI PERSONE DIVERSE DAL FALLITO - IN GENERE - Reati commessi dal curatore fallimentare - Costituzione di parte civile - Soggetti legittimati.

La Presidenza del Consiglio dei ministri ed il Ministro della Giustizia, in quanto portatori di distinte pretese risarcitorie, sono autonomamente legittimati a costituirsi parte civile nel processo penale a carico del curatore fallimentare accusato dei reati di peculato e truffa commessi nel corso della procedura concorsuale.

Riferimenti normativi: Regio Decr. 16/03/1942 num. 267 art. 240 CORTE COST.,  Cod. Pen. art. 314 CORTE COST. PENDENTE,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.



 

Massime successive: Vedi

Sez. 6, Sentenza n. 1998 del 21/10/2009 Ud.  (dep. 18/01/2010 ) Rv. 245807

Presidente: Milo N.  Estensore: Cortese A.  Relatore: Cortese A.  Imputato: Ascani e altro. P.M. Iacoviello FM. (Conf.)

(Annulla senza rinvio, App. Roma, 30 ottobre 2008)

606058 REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - DELITTI - DEI PUBBLICI UFFICIALI - CONCUSSIONE - IN GENERE - Medico preposto al servizio sanitario pubblico - Condizionamento della libertà morale del paziente - Richiesta di compensi indebiti - Configurabilità del reato - Sussistenza - Fattispecie.

Integra il reato di concussione, e non quello di truffa aggravata, la condotta del primario di un ente ospedaliero, che prospettando al paziente, ricoverato per essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico, l'eventualità di una lunga degenza in ospedale e la probabilità di subire l'intervento ad opera di un altro medico (a fronte dei tempi molto più brevi di una struttura sanitaria ove egli operi privatamente), lo induca a consegnargli somme di denaro o altre utilità non dovute, affinché proceda egli stesso alla relativa operazione chirurgica.

Riferimenti normativi: Cod. Pen. art. 317,  Cod. Pen. art. 640 CORTE COST.

Massime precedenti Conformi: N. 39955 del 2005 Rv. 233843

Massime precedenti Vedi: N. 5809 del 1995 Rv. 201684, N. 2677 del 2006 Rv. 233493