Chi lo sente parlare del suo mare, di Genova o Reggio poco importa, rimane affascinato. Non è questione di turbine, ma quello spessore umano che non sempre si accompagna allo scienziato traspare tutto in Paolo Boccotti. La Mediterranea ha costruito attorno a lui Okeanos, oggi NOEL (http://www.noel.unirc.it/news.php?task=view&id=8687), un laboratorio all'inizio del Lungomare dove le intuizioni sullo sfruttamento dei moti ondosi per la produzione di energia elettrica hanno ricevuto la conferma scientifica nel laboratorio dello Stretto. Boccotti ha trovato qui le condizioni ideali per ingabbiare le "ondine" dentro turbine da lui ideate. Il laboratorio è oggi diretto da uno degli allievi più brillanti, il prof. Felice Arena che ha organizzato nei giorni scorsi il seminario “The dynamics of geophysical flows with applications to Weather and Climate” (https://www.unirc.it/comunicazione/all_news.php?task=view&id=8695) con il prof. Franco Einaudi dell'Earth Sciences Division della NASA nel Maryland (USA). Proprio questo appuntamento con uno dei maggiori esperti mondiali sul clima ha richiamato l'attenzione sulle attività del NOEL. Tanto da guadagnare alle "ondine" un meritato posto nelle pagine del Corriere di oggi (allegato) e sul sito (http://www.corriere.it/ambiente/11_giugno_21/caruso-diga-generare-elettricita_6ab18b7c-9bd6-11e0-b47c-4c6664789138.shtml). Link ad un articolo di Boccotti su Mediterranea 2.0 Allegato: l'articolo del Corriere e un articolo (con le "ondine") di Ateneo News