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PEDAGOGIA SOCIALE

Corso SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
Curriculum comune
Anno Accademico 2023/2024
Anno 2
Crediti 8
Ore aula 48
Settore Scientifico Disciplinare M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
Attività formativa Base
Ambito Pedagogia generale e sociale

Docente

Foto ROSSELLA MARZULLO
Responsabile ROSSELLA MARZULLO
Crediti 8
Semestre Primo Ciclo Semestrale

Informazioni dettagliate relative all'attività formativa

L’attività di insegnamento si incentra, in un’ottica multidisciplinare, sul fenomeno della violenza in famiglia, da sempre luogo ambivalente, che può essere al contempo sede privilegiata della cura, oppure teatro di sofferenza, o addirittura di morte. Oggetto di indagine sono le relazioni familiari disfunzionali, i difetti di comunicazione da cui esse scaturiscono, nonché le conseguenze derivanti dalla deprivazione affettiva con particolare riferimento allo sviluppo cognitivo e alla dimensione emotivo-affettiva nello sviluppo infantile. L’analisi si serve anche del suggestivo espediente narrativo fornito dalla cultura classica e dalla tragedia greca, allo scopo di significare ed interpretare gli archetipi della violenza intrafamiliare che attraverso il mito diventano struttura permanente dell’umanità e strumento funzionale alla comprensione di tendenze antisociali costantemente presenti nella storia dell’uomo. L’affresco che si delinea è quello della famiglia che smette di essere un “contenitore protettivo e di cura” per trasformarsi in un luogo pericoloso, di incuria e di irresponsabilità, fino a diventare uno spazio violento e distruttivo. L’esegesi su pulsioni e passioni delle relazioni umane passa attraverso una riflessione approfondita sulle dinamiche intrafamiliari disfunzionali al fine di ipotizzare l’indispensabilità di un intervento pedagogico per la cura dei legami nelle famiglie conflittuali, a partire dalle “patologie più tipiche”, come gli insiemi familiari con genitori-separati, fino ai conflitti più gravi e irreparabili segnati da crimini e violenza intradomestica. Il tentativo è quello di sistematizzare l’intervento pedagogico, anche nei conflitti più complessi e inconciliabili, nella prospettiva di una cura educativa responsabile quasi come “atto civile” che la comunità dei professionisti dell’educazione deve esprimere, soprattutto nei riguardi dei legami che crescono nei contesti sociali più fragili e a rischio.


Ultimo aggiornamento: 27-09-2023

R. Marzullo, Abissi e disarmonie Analisi pedagogica delle relazioni familiari disfunzionali, FrancoAngeli, Milano, 2022.

M. Sammarro, Vittima d’amore. Tradimento, gelosia e follia tra letteratura e psicoanalisi, FrancoAngeli, 2014


Ultimo aggiornamento: 27-09-2023

1 – (knowledge and understanding)

L’insegnamento si propone di fornire le basi teoriche e pratiche necessarie ad analizzare il fenomeno della violenza in famiglia, ambivalente luogo capace di trasformarsi da sede privilegiata della cura a teatro di sofferenza e talora di morte. L’obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti conoscenze specifiche sulle patologie intrafamiliari che, se non adeguatamente trattate, possono degenerare in follia omicidiaria.

La complessità del fenomeno della violenza intrafamiliare verrà analizzata sotto il profilo pedagogico, sociale, criminologico e letterario. Il corso prevede infatti lo studio del diverso atteggiarsi della vis aggressiva anche attraverso l’esegesi letteraria del furor, del delirio, della gelosia e dello sdoppiamento dell’io, presenti nella tragedia greca e in altri classici della letteratura.

2 – (applying knowledge and understanding)

Al termine del corso gli studenti saranno in grado di applicare le conoscenze acquisite e sapranno riconoscere rappresentazioni sociali e culturali della violenza intrafamiliare e della violenza di genere al fine di analizzare tali fenomeni e progettare interventi pedagogici a carattere preventivo o successivo, su singoli o su gruppi familiari nei diversi contesti, sia formali che non formali.

3 – (making judgements)

Gli studenti dovranno essere in grado di riconoscere in modo appropriato, con capacità critica e riflessività, le principali criticità presenti nelle relazioni umane, siano esse di natura familiare, che sociale.

4 – (communication skills)

Gli studenti sapranno descrivere con terminologia tecnica le principali questioni riflessive e metodologiche riguardanti gli interventi educativi nei contesti di lavoro formali e informali nei quali sono coinvolti soggetti in età pre-scolare e scolare, nonché soggetti adulti coinvolti in relazioni negative o violente.

5 – (learning skills)

Gli studenti acquisiranno capacità di autovalutazione anche rispetto all’uso dei costrutti teorici prodotti sul tema della violenza come oggetto di ricerca delle scienze umane.


Ultimo aggiornamento: 27-09-2023

Il corso prevede la conoscenza dei fondamenti epistemologici della pedagogia generale.


Ultimo aggiornamento: 28-09-2023

L’insegnamento prevede oltre che le lezioni frontali (realizzate anche mediante l’utilizzo di slides, modelli esemplificativi, materiali bibliografici di approfondimento, brevi filmati e interventi di esperti in materia di interventi educativi sugli adolescenti) anche presentazioni di lavori realizzati dagli studenti, i quali, in un’ottica student-centered, saranno coinvolti in discussioni sui temi trattati e invitati al confronto in aula.

E’ previsto l’uso della filmografia per incentivare l’autoriflessione e la migliore comprensione die contenuti proposti.

Sarà sempre possibile contattare il docente per avere chiarimenti, indicazioni su possibili approfondimenti di tematiche di particolare interesse e incontri dedicati.

Saranno proposte anche le seguenti attività:

  • letture partecipate;
  • esercizi finalizzati ad analizzare e rielaborare l’esperienza educativa personale e di gruppo
  • esercitazioni su casi e situazioni reali di lavoro educativo nei contesti di intervento con bambini, adolescenti e famiglie disfunzionali.

Ultimo aggiornamento: 28-09-2023

La valutazione dell’esame avrà luogo in trentesimi.



Ultimo aggiornamento: 28-09-2023

La valutazione degli apprendimenti si realizzerà attraverso un esame orale sulle tematiche trattate durante il corso e sui testi indicati, finalizzato a verificare che lo studente possieda:

• capacità di elaborazione di un discorso autonomo sugli argomenti affrontati durante il corso;

• capacità di argomentazione critica intorno ai nuclei concettuali affrontati durante il corso;

• capacità di connettere quanto studiato alla propria esperienza professionale e personale.

Solo per gli studenti frequentanti saranno previste valutazioni in itinere.


Ultimo aggiornamento: 27-09-2023

La violenza intrafamiliare, come quella contro le donne e contro i minori, è una grave violazione dei diritti umani e può essere fermata solo attraverso azioni educative capillari e specifiche, unite a esplicite volontà e alleanze che coinvolgano ogni settore della società civile, il mondo economico e le istituzioni.

È una delle più grandi sfide di sostenibilità sociale perché coinvolge, prendendo in considerazione soltanto la violenza intrafamiliare, un terzo della popolazione italiana. Le proporzioni aumentano drammaticamente se prendiamo in considerazione anche i discorsi d’odio sui social, le discriminazioni di genere, le molestie e violenze in strada e sul lavoro.

Sono 3230 le donne assassinate dal 2000 ad oggi, 538.000 le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale negli ultimi 5 anni, 75 le donne uccise dall'inizio del 2023 a oggi. Se si volge lo sguardo al mondo dei minorenni, il 5% delle adolescenti dichiara di avere vissuto episodi di violenza all’interno delle proprie relazioni, e sono 1546 le ragazze minori d’età stuprate negli ultimi 5 anni.

L’ultima indagine ISTAT sugli stereotipi di genere dice che più di una persona ogni quattro pensa che le donne possano provocare violenza sessuale con il loro modo di vestire, il 39,3% della popolazione ritiene che una donna sia in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole.

È una vera e propria mappa dell’odio, di cui è stato calcolato anche il costo economico, pari a circa 2 punti percentuali di PIL ogni anno, 26 miliardi di euro solo in Italia.

Pertanto, aprire una riflessione finalizzata a sensibilizzare le giovani generazioni a questi temi, a costruire percorsi di empowerment femminile e percorsi di presa di coscienza della persistenza del patriarcato, è una esplicita azione in direzione dell'obiettivo di sostenibilità sociale promosso dall'agenda 2030. La povertà educativa, le disparità, le diseguaglianze, possono essere ridotte solo attraverso percorsi di giustizia sociale e attraverso la cultura e il progresso che è compito delle università promuovere.


Ultimo aggiornamento: 28-09-2023


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