Corso | SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE |
Curriculum | Educatore socio-pedagogico |
Anno Accademico | 2023/2024 |
Anno | 2 |
Crediti | 6 |
Ore aula | 36 |
Settore Scientifico Disciplinare | M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE |
Attività formativa | A scelta dello studente |
Ambito | A scelta dello studente |
Responsabile | ROSSELLA MARZULLO |
Crediti | 6 |
Semestre | Secondo Ciclo Semestrale |
L’attività di insegnamento si incentra sulle seguenti tematiche:
- La responsabilità educativa nelle famiglie;
- La famiglia tra la cura, il disagio e l’emancipazione;
- Il disagio, la devianza e la delinquenza;
- L’allontanamento del minore dalla famiglia d’origine disposto dall’Autorità Giudiziaria. Analisi di casi;
- Le possibilità del recupero educativo familiare e i processi di riparazione dei legami.
Ultimo aggiornamento: 05-01-2024
R. Marzullo, La pedagogia del recupero. Complessità familiari tra marginalità, devianza e crimine organizzato, Anicia, Roma, 2018.
Ultimo aggiornamento: 05-01-2024
1 – (knowledge and understanding)
Al termine del corso gli studenti dovranno conoscere i principali modelli interpretativi attraverso i quali viene ricostruito il concetto di devianza. Agli
Stessi devono essere forniti gli strumenti concettuali e metodologici per rilevare i bisogni educativi emergenti nei contesti della devianza e della marginalità e per progettare in modo specialistico interventi sostenibili e in linea con gli obiettivi di giustizia sociale presenti nei principali documenti normativi e nell’Agenda 2030.
2 – (applying knowledge and understanding)
Al termine del corso gli studenti saranno in grado di fare applicazione dei concetti acquisiti, tra cui la conoscenza approfondita della relazione intercorrente tra contesto socio-culturale e processi di crescita; i fattori di rischio, i predittori del rischio; le condizioni e i fattori che determinano devianza, marginalità e povertà educativa. Essi sapranno far uso delle metodologie e degli strumenti di analisi di contesto e rilevazione dei bisogni educativi e saranno in grado di progettare interventi educativi (sia a carattere preventivo che riabilitativo) nei contesti di devianza e di marginalità.
3 – (making judgements)
Gli studenti dovranno essere in grado di effettuare un’analisi dei bisogni educativi dei bambini e degli adolescenti a rischio di devianza e di marginalità capace di tener conto del contesto territoriale e ambientale in cui i minori sono inseriti. Le conoscenze e le competenze acquisite devono poter essere declinate nei servizi educativi formali, non formali e informali (rivolti all'infanzia, alla preadolescenza, all'adolescenza, alla giovinezza, all'adultità e all'anzianità); nei servizi socioassistenziali (comunità per minori, per persone dipendenti da sostanze e/o attività, per migranti, per persone con disabilità); nei servizi di ambito giudiziario (carceri, comunità di recupero e centri di accoglienza per detenuti ed ex-detenuti). Gli studenti dovranno essere in grado di fare applicazione e discriminare correttamente i modelli pedagogici specificamente orientati al recupero, alla prevenzione, alla riduzione del rischio nei diversi contesti e in relazione ai diversi possibili fruitori degli interventi a loro supporto.
Dovranno altresì essere in grado di effettuare il monitoraggio e la valutazione degli esiti delle diverse tipologie di intervento educativo nei diversi cntesti e di elaborare strumenti per il monitoraggio e la valutazione dei risultati degli interventi attuati.
4 – (communication skills)
Gli studenti sapranno descrivere con terminologia tecnica le principali questioni riflessive e metodologiche riguardanti gli interventi educativi nei contesti di lavoro formali e informali nei quali sono coinvolti soggetti minori d’età.
5 – (learning skills)
Gli studenti acquisiranno capacità di autovalutazione anche rispetto all’uso delle categorie concettuali elaborate in tema di devianza come oggetto di ricerca delle scienze umane ed evidenziare gli elementi di specificità che caratterizzano l’interpretazione pedagogica dei principali mutamenti culturali e sociali della contemporaneità.
Ultimo aggiornamento: 05-01-2024
Il corso prevede la conoscenza dei principali orientamenti delle scienze dell'educazione, con particolare riferimento alla pedagogia generale e sociale.
Ultimo aggiornamento: 05-01-2024
L’insegnamento prevede oltre che le lezioni frontali (realizzate anche mediante l’utilizzo di slides, modelli esemplificativi, materiali bibliografici di approfondimento, brevi filmati e interventi di esperti in materia di interventi educativi sui minori) anche presentazioni di lavori realizzati dagli studenti, i quali, in un’ottica student-centered, saranno coinvolti in discussioni sui temi trattati e invitati al confronto in aula.
E’ previsto l’uso della filmografia per incentivare l’autoriflessione e la migliore comprensione die contenuti proposti.
Sarà sempre possibile contattare il docente per avere chiarimenti, indicazioni su possibili approfondimenti di tematiche di particolare interesse e incontri dedicati.
Saranno proposte anche le seguenti attività:
- letture partecipate;
- esercizi finalizzati ad analizzare e rielaborare l’esperienza educativa personale e di gruppo;
esercitazioni su casi e situazioni reali di lavoro educativo nei contesti di intervento con minori.
Ultimo aggiornamento: 05-01-2024
La valutazione dell’esame avrà luogo in trentesimi.
Ultimo aggiornamento: 05-01-2024
La valutazione degli apprendimenti si realizzerà attraverso un esame orale sulle tematiche trattate durante il corso e sui testi indicati, finalizzato a verificare che lo studente possieda:
• capacità di elaborazione di un discorso autonomo sugli argomenti affrontati durante il corso;
• capacità di argomentazione critica intorno ai nuclei concettuali affrontati durante il corso;
• capacità di connettere quanto studiato alla propria esperienza professionale e personale.
Ultimo aggiornamento: 05-01-2024
L’istruzione-educazione (che costituisce, sociologicamente, la cultura di una nazione) è uno dei motori principali di ogni sviluppo sostenibile al fine di una società civile veramente democratica e sempre più responsabilmente solidale .
Invero il predetto binomio è stato previsto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), nel settembre del 2015, quale quarto dei 17 obiettivi prioritari (cosiddetti “SDGs” nell’acronimo inglese), da realizzarsi, obbligatoriamente all’interno di ogni Stato, entro il 2030 (cosiddetta Agenda ONU 2030 per la sua attuazione che , al riguardo, recita: “Offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti” ) .
Ciò viene ribadito dall’Unesco (United Nations Educational Scientific and Cultural Organization), organo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, nel suo rapporto del 1 dicembre 2017, che considera l’educazione “priorità assoluta in quanto diritto umano fondamentale perché costituisce la base su cui costruire la pace e dare avvio allo sviluppo sostenibile” .
L’educazione è il più potente strumento di contrasto alla devianza, per tale ragione bisogna investire in percorsi educativi e di prevenzione.
Ultimo aggiornamento: 05-01-2024
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